Terapie strumentali




ELETTROTERAPIA:                  

- Diadinamiche
   vengono realizzate a partire dalla corrente alternata di rete a 50 Hz, eliminando la parte negativa del segnale. L'effetto biologico è quello analgesico, tramite l'iperpolarizzazione delle fibre nervose determinata dal polo positivo. Esistono: la corrente monofase, che ha un effetto analgesico tardivo;e la corrente difase con effetto analgesico precoce ma di breve durata. Questi segnali possono essere variati per evitare il rapido adattamento dei nervi a uno stimolo costante. La regolazione può essere effettuata manualmente o, come nelle più recenti attrezzature, in maniera automatica. Sono controindicate in presenza di mezzi di sintesi metallici. Le sedute sono in genere di breve durata (10-15 minuti).

- TENS
   L'acronimo TENS sta per "Transcutaneous Elettrical Nerve Stimulation" ed è in grado di stimolare selettivamente le fibre nervose di grosso calibro. Queste ultime, secondo la teoria del Gate Control, controllano le fibre di piccolo calibro, deputate alla percezione del dolore. Sono impulsi di durata molto breve, dell'ordine del microsecondo, scanditi da due elettrodi autoadesivi posizionati sulla cute. Il trattamento dura 30 minuti, ma in casi particolari può essere condotto per tempi più lunghi. La cadenza delle sedute è quotidiana e l'applicazione può essere fatta anche più volte al giorno. 
Sono indicate nel trattamento sintomatico del dolore periferico, anche accompagnato da infiammazione; nell'artrosi; nel dolore neoplastico e sono particolarmente efficaci nelle nevralgie primitive o secondarie.
Sono controindicate nei portatori di pacemaker e in presenza di lesioni cutanee.

- Elettrostimolazione
   E' utilizzata a scopo simolante, in varie situazioni.
Muscoli normo-innervati: 
per l'amiotrofia (insufficiente trofismo e funzione in persone che per infortuni ecc. non hanno potuto utilizzare per molti giorni alcuni gruppi muscolari, in genere degli arti superiori o inferiori), si usano la corrente neofaradica a 50 Hz di 1 millisecondo o le correnti rettangolari, con segnali di durata molto inferiore alla soglia di 1 millisecondo e quindi molto ben tollerate dai pazienti.
per il rinforzo muscolare degli atleti, come contributo al potenziamento muscolare.
Muscoli denervati:
per le paralisi periferiche, usando la corrente triangolare che, sfruttando la diversa accomodazione tra fibre innervate e denervate, agisce solo su queste ultime.
Tonolisi: 
per il trattamento delle contratture muscolari, incrementando la vascolarizzazione muscolare facilitando l'eliminazione dei cataboliti tossici.
E'controindicata in caso di pacemaker.

- Ionoforesi
   con questa metodica la corrente elettrica viene utilizzata per trasportare sostanze medicamentose e farmaci attraverso la barriera cutanea, sfruttando il principio dell'elettrolisi indotta dalla corrente galvanica. I farmaci sono in concentrazione 1-2 %, e vengono trasportati attraverso spugne applicate sugli elettrodi, in almeno 20 minuti. Vengono utilizzati antinfiammatori come salicilato di lisina o di sodio, ketoprofene e diclofenac. Le indicazioni sono: tendiniti, fasciti plantari,e artropatie degenerative degli arti o del rachide. Le controindicazioni sono il pacemaker e le lesioni cutanee, come per le altre elettroterapie.










ULTRASUONI
Sono onde sonore non udibili, non si trasmettono nel vuoto e la loro conducibilità aumenta con la densità del materiale che attraversano. Hanno effetti termici e meccanici sul nostro corpo. La frequenza è di 3 MHz e l'energia così convogliata raggiunge la profondità di 3-4 cm, determinando il riscaldamento di cute, sottocute e muscolo. L'erogazione può essere effettuata in continuo o in pulsato, modalità quest'ultima che consente una maggior dispersione di calore.
La modalità di erogazione diretta avviene tramite l'interposizione di gel sulla zona da trattare, con un'azione combinata di massaggio manuale (dell'operatore), calore e micromassaggio (indotti dagli ultrasuoni).
La modalità indiretta prevede l'immersione in acqua della zona da trattare (in genere superfici  irregolari come mani e piedi).
Le indicazioni sono: edemi post-traumatici, ematomi organizzati, contratture muscolari, cicatrici e cheloidi, morbo di Dupuytren, processi flogistici subacuti e cronici (tendinopatie e borsiti), artrosi e nevralgie superficiali.
Controindicazioni: cartilagini fertili, impianti protesici o mezzi di sintesi metallici.









MAGNETOTERAPIA
Si basa su onde elettromagnetiche di bassissima frequenza, prodotte da un conduttore metallico avvolto da una serie di spire, detto solenoide, percorso da una corrente variabile. Gli effetti prodotti sono: potenziali piezoelettrici, che inviano al tessuto osseo importanti segnali che ne modificano l'architettura, così come avviene con l'attività motoria; potenziali di scorrimento, cioè potenziali elettrici tra le cariche presenti nei fluidi circolanti e le cariche nei tessuti con cui vengono in contatto, così come avviene durante la guarigione anche in assenza di movimento. 
Esistono due metodiche: con solenoide unico (per le lesioni più localizzate) e a due solenoidi contrapposti (col campo magnetico che si estende da un solenoide all'altro).
Le indicazioni sono:
- osteoporosi: per l'azione eccito-metabolica, soprattutto nei casi in cui non si possa effettuare attività fisica, e la durata di una seduta è circa 30 minuti;
- fratture ossee: aiuta la guarigione stimolando interposizione di tessuto osseo nei casi di ritardo di consolidazione e di pseudoartrosi, mediante la metodica a solenoide doppio (di scelta nel caso di una linea di frattura);
- osteonecrosi: favorisce la vascolarizzazione;
- protesi d'anca e reimpianti: favorisce l'apposizione ossea sulla protesi;
- artrosi;
- ulcere da decubito;
- algodistrofia;
- paralisi periferiche;
- dolore.
Le controindicazioni sono: portatori di pacemaker o altri elettrostimolatori a permanenza.









INFRAROSSI
Le radiazioni infrarosse utilizzate in medicina sono comprese tra 40 000 e 10 000 ampere, e sono prodotte da generatori luminosi: lampade ad incandescenza realizzate secondo la tecnica del filamento di un metallo ad altissima temperatura di fusione, racchiuso in un bulbo di vetro contenente un gas inerte. Gli effetti, prodotti dall'energia sotto forma di calore trasmesso ai tessuti più profondi per conduzione e soprattutto per convezione tramite la circolazione sanguigna, sono:
- locali: vasodilatazione, rilassamento muscolare, analgesia
- generali: aumento del metabolismo e diminuzione della pressione arteriosa
Il trattamento si fa a una distanza di 50 cm, con una potenza di 500 W, per 15-20 minuti.
Sono indicati per contratture locali (come spasticità e spasmofilia), ipotermia da scarsa circolazione locale (come nelle paralisi del secondo motoneurone), ulcere trofiche e artrosi.
Sono controindicati negli stati di flogosi acuta e di scompenso cardiocircolatorio.






MECCANOTERAPIA





- Kinetec

Strumento all'avanguardia nel settore della riabilitazione passiva, consente di lavorare su tre articolazioni, ginocchio, caviglia ed anca. Si usa per: protesi e plastiche legamentose del ginocchio e della caviglia; protesi anca e ginocchio, chirurgia riparativa dell'apparato estensore del ginocchio, osteotomia di anca e ginocchio, rieducazione in fratture articolari dell'anca del ginocchio e della caviglia, sinoviectomia e tante altre patologie.







- Pancafit
Serve a riallungare la muscolatura del corpo in modo globale, perchè anche se i muscoli riescono a contrarsi in modo attivo, possono rilassarsi solo in modo passivo; questo è importante perchè la retrazione dei muscoli (anche di un solo segmento corporeo) può determinare effetti a catena che creano problemi posturali, quindi globali. La Pancafit è indicata per:
  dolori muscolari (lombari, dorsali, cervicali, ecc.)
  riabilitazione dopo traumi
  problemi posturali
  miglioramento della performance sportiva degli atleti
  rilassare la muscolatura per scaricare stress e tensioni emotive













RADARTERAPIA
Utilizza onde hertziane di lunghezza 12,24 cm, immerse in un cavo coassiale che le convoglia a un'antenna alloggiata in un riflettore, che insieme ad essa costituiscono l'erogatore. Quest'ultimo strumento viene posto nella regione corporea da trattare, ad una distanza di circa 10-20 cm. L'effetto di questa terapia è il riscaldamento, per irraggiamento diretto, prodotto da queste onde. Così si ha vasodilatazione e analgesia. La durata di una seduta è di circa 20 minuti. La radarterapia è indicata nei traumi con ematomi o edemi locali, nelle infezioni della cute (ascessi, acne, pustole ecc.) e nelle fasi croniche dell'artrosi. E' controindicata con pacemaker, in gravidanza, in caso di neoplasie.





PARAFFINOTERAPIA
Si basa sull'impiego terapeutico della paraffina riscaldata. Con questa tecnica si attua una termoterapia per conduzione. La paraffina è una sostanza di colore bianco ed aspetto cereo, è formata da idrocarburi solidi, ricavati dalla distillazione del petrolio. Solida nel suo aspetto naturale, fonde alla temperatura di circa 53°C.

Effetti biologici
Gli effetti biologici della paraffinoterapia sono termici e meccanici.
1) Effetto termico
Applicata sulla cute, la paraffina riscaldata cede calore per conduzione e svolge un'efficace azione termica. Lo strato di paraffina a contatto con la cute si raffredda e solidifica; tale strato isola la superficie cutanea dagli strati ancora caldi e permette di tollerare la paraffina a temperatura elevata.
2) Effetto meccanico
La paraffina, raffreddandosi e solidificandosi, si restringe sul segmento corporeo ed esercita un'azione costrittiva sulle parti molli. Si realizza in tal modo un'efficace azione antiedemigena.
3) Sudorazione profusa
Una grande quantità di sudore si raccoglie fra lo strato di paraffina e la cute.

Effetti terapeutici
La paraffinoterapia svolge una spiccata azione antiedemigena; inoltre, attraverso il riscaldamento dei tessuti, determina l'attenuazione della sintomatologia dolorosa e il rilasciamento dei muscoli contratti.

Tecnica di applicazione

I metodi di applicazione della paraffina sono rappresentati dal bagno, dall'immersione ripetuta, dalle pennellature e dalla schiuma di paraffina.
Si praticano cicli di 10-15 sedute con frequenza giornaliera.

Indicazioni
La paraffinoterapia viene utilizzata per il trattamento di:1)Edemi post-traumatici recenti
Rappresentano l'indicazione principale. Viene sfruttato l'effetto meccanico di costrizione e spremitura dei tessuti.
2)Postumi di traumi
3) Artrosi
L'indicazione elettiva della paraffinoterapia sono i processi di artrosi, sottostanti a vene varicose. In tali casi, l'impacco di paraffina, grazie al suo effetto costrittivo sui tessuti molli, evita l'aggravamento dell'ipotonia venosa che si instaurerebbe in seguito all'azione del calore.
4)Artrite reumatoide
La paraffinoterapia può essere impiegata nell'artrite reurnatoide in fase subacuta o cronica. 

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